Ho sposato un narciso: manuale di sopravvivenza per donne innamorate

dire basta ad un narcisoIl libro di Umberta Telfener “Ho sposato un narciso: manuale di sopravvivenza per donne innamorate” edito da Castelvecchi, sembra presentarsi già come un libro delle istruzioni da utilizzare all’occorrenza e da tenere sempre sotto mano per la gestione di situazioni complesse.
Umberta Telfener, psicologa, psicoterapeuta e docente alla scuola di specializzazione della salute dell’Università la Sapienza di Roma, nel suo libro parla in maniera innovativa di un argomento attraente come lo sono le persone di cui si parla nel suo libro: i narcisi.
Non troviamo affatto una condanna verso questo tipo di uomini ma l’autrice, in maniera del tutto coinvolgente, ci racconta di loro, chi fanno soffrire e di come un punto di debolezza possa a volte diventare un punto di forza per una coppia. “Il narcisismo è un meccanismo sano di sopravvivenza ma anche una descrizione usata e abusata” così troviamo scritto tra le prime righe dell’introduzione al libro, quasi a voler dichiarare di voler mettere per iscritto nero su bianco una volta per tutte cosa sia il narcisismo e chi siano i narcisi.
L’autrice senza perdersi in noiosi tecnicismi che possono rendere abbastanza noioso un manuale, rende la lettura interessante attraverso alcuni racconti vissuti in prima persona da uomini narcisi e da donne che nel loro percorso ne hanno incontrato uno. Ciò che affascina nella lettura è l’assenza di possibili banalizzazioni che spesso possono essere lette nella maggior parte degli articoli che provano a spiegare il narcisismo e che più delle volte puntano il dito accusatorio verso un modo di essere intrinseco a questi uomini.
Ad ogni modo, le ragioni che hanno spinto l’autrice alla stesura del manuale ne ritroviamo una strettamente legata al fatto che gli uomini narcisi “fanno male […] feriscono anche se non intenzionalmente, rischiano di rendere le donne deboli” ma per quanto possa essere visto potente questo loro lato “oscuro”, l’autrice aggiunge che “i narcisi diventano un po’ prevedibili”.

Nella lettura iniziale del libro ci si accinge a conoscere la definizione e l’origine del narcisismo attraverso il mito raccontato nella Metamorfosi di Ovidio dove, tra le parole dell’indovino Tiresia dette alla Ninfa Lirìope, si può cogliere appieno l’essenza di Narciso: il figlio della Ninfa sarebbe vissuto a lungo a patto che non avesse mai conosciuto se stesso. Quasi come una beffa del fato, Narciso rimane rapito da se stesso senza riuscire a conoscere altra bellezza.
Ci appare così il narciso, intrinsecamente affascinante e brillante, coinvolto nella incessante persecuzione della sua immagine e dei suoi ideali quotidiani, ma come un comune mortale, può ricevere un’improvvisa battuta d’arresto, momento in cui tutto ciò che c’è attorno a lui viene visto come concretamente è, come “tutto ciò che esiste”, come una vita uguale a quella di tutti, che lo fa sprofondare tra le sue più temute paure.
Proseguendo la lettura, l’autrice tenta con successo di cogliere e descrivere i tratti salienti comuni agli uomini narcisi e prova a racchiuderli in due diverse tipologie: i grandiosi integrati e i distruttivi delusivi. I primi, quasi maniaci del dettaglio e della grandiosità; i secondi quasi cinici malinconici.

Strutturate le basi per un riconoscimento infallibile del narciso, oltre la metà del libro ci si muove verso i punti cardine di un rapporto relazionale, che spesso possiede come unica caratteristica un continuo andamento oscillatorio tra entusiasmo/idealizzazione e noia/svalutazione tra entrambi i partner. Come da buon manuale, non vengono a mancare dei suggerimenti per migliorare a condurre un rapporto problematico e trovare una soluzione su misura per entrambi i protagonisti della storia d’amore. In maniera più specifica, però l’autrice si incentra a supportare e a suggerire delle strategie al partner che spesso viene soggiogato all’interno del rapporto di coppia e, quasi come se fossero le parole di un farmcista, sembra sottolinearci la loro posologia: “si tratta di dosare strategie diverse rispetto a situazioni sempre mutevoli”.

A compimento della lettura del libro, dopo essersi riconosciuti in alcuni comportamenti o aver individuato alcune caratteristiche del proprio partner, sembra di essere in possesso di un prezioso libretto d’istruzioni per un complesso e ingegnoso gioco di strategia con cui fare attenzione ma, al contempo, poter divertirsi quotidianamente.

 

 

Dott.ssa Marta Villa Psicologa Psicoterapeuta numero iscrizione albo psicologi regione Lombardia 03/9652 Partita iva 05310820963
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